LIBRERIA TARANTOLA SAS: Scheda prodotto
ARTE DI MORIRE (L')
di MORAND PAUL; SCARAFFIA G. (CUR.)
Stato Editoriale
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- Titolo: ARTE DI MORIRE (L')
- Autore: MORAND PAUL; SCARAFFIA G. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: SELLERIO EDITORE PALERMO
- Collana: IL DIVANO
- Anno: 2008
- ISBN: 9788838922732
- Pagine: 86
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 800 LETTERATURA
Classificazione CEE
- DSB LETTERATURA, STORIA E CRITICA: STUDI GENERALI
- DSK LETTERATURA, STORIA E CRITICA: NARRATIVA, ROMANZIERI E SCRITTORI DI PROSA
"I grandi monarchi si irritavano quando si "deteriorava" il loro materiale umano. Luigi XIV confiscava i beni dei colpevoli di suicidio e Napoleone lanciò un ordine del giorno nel quale si proclamava che ogni soldato che si uccide è un soldato che diserta. Ma l'ondata romantica dilagò in Europa e fece predominare l'individualismo: ogni uomo fu riconosciuto artefice del proprio destino, compresa la morte. Il suicidio sfuggì ad ogni legge penale e si espanse: divenne banale, facile, viziato di democrazia, ed entrò in letteratura". Flaubert, Dostoevskij, Wilde, D'Annunzio, Malraux, e altri gli scrittori che nelle loro opere si sono misurati con il tema del suicidio. Morand cerca di comprendere le ragioni di questa "pratica" nella letteratura, i motivi di questa "voluttà della malinconia" e le trasformazioni dei suicidi letterali attraverso i secoli. Se il romanticismo aveva abbellito il suicidio con l'amore o con la speranza di una vita nuova in regioni sconosciute, la disperazione moderna è divenuta "malinconia sterile che fa dei candidati al suicidio gli eredi di Chateaubriand e di Byron, ma senza le soddisfazioni liriche che salvarono questi grandi sacerdoti della letteratura e impedirono loro di passare all'azione". Questo volume contiene due piccoli trattati: "Il suicidio in letteratura" e "L'arte di morire". Morand considera come nel mondo moderno, presi dalla follia del vivere rapidamente, non ci sia posto per il tema della morte.
Il razionalismo della morte illuministica, il classicismo di quella rivoluzionaria, la morte geniale dei romantici, il morire decadente e dandy… Un'erudita rassegna dei suicidi letterari attraverso i secoli. Un omaggio ironico alla morte, nel tempo in cui il costume moderno decideva di relegarla nell’ombra. Paul Morand, mediante l’erudita rassegna dei modi letterari di trapassare l’estrema soglia, quelli cioè dei grandi letterati o di cui le lettere conservano il racconto, fornisce una guida per esempi a un’arte del bel morire: e si scopre così il razionalismo della morte illuministica o il classicismo di quella rivoluzionaria, la morte geniale dei romantici, lo scientismo del positivista che si spegne osservandosi e il morire decadente e dandy, il suicidio naturalistico e quello occasionale e provocatorio Dada. * Paul Morand (1888-1976) fu poeta narratore e critico, di enorme successo tra le due guerre poi caduto nell’oblio a causa della compromissione con la dittatura di Vichy; della cerchia di Proust e amico di Cocteau, ebbe incarichi di diplomatico in Oriente. Questa casa editrice ha pubblicato nel 2000 le memorie di La via delle Indie.